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No.6


L'anime su cui mi concentrerò oggi è No.6: la storia è tratta da una serie di romanzi a tema shonen ai scritti da Atsuko Asano e poi trasposti in manga e nella serie animata da Hinoki Kino. Il genere fantascientifico si sposa in modo egregio con quello della (seppur velata) omosessualità dei protagonisti. Ma andiamo con ordine:

Trama
La storia si svolge in un lontano futuro nel quale, dopo una devastante guerra nucleare, non è rimasta che una piccola percentuale di terra abitabile: in una di queste regioni sorge No.6, una delle città stato che si sono spartite le ricchezze rimaste dopo la guerra. Qui vive con la madre Shion, ragazzo prodigio e studioso di biologia al liceo della città stato, a cui è riservata una villa sui colli della città. Senonchè una sera piovosa lascia la porta finestra aperta, dalla quale spunta un fuggitivo, Nezumi, che per quella notte sarà ospite del ragazzo, per poi dileguarsi all'alba. Il reparto di sorveglianza della città scopre l'accaduto e toglie casa e privilegi a Shion e a sua madre, relegandoli in un piccolo appartamento in periferia. Passati quattro anni, il ragazzo si scontrerà con una singolare epidemia causata da misteriose vespe parassite e con i segreti di una città apparentemente perfetta.

Punti di forza
La coppia del secolo: Nezumi e Shion sono una delle coppie più belle che abbia mai visto in un anime: la loro salda amicizia, cominciata in una notte uggiosa, si farà via via più forte e calorosa. Fra un walzer e tanti litigi, suggelleranno un legame molto più forte dell'amicizia, ve lo posso assicurare! Emozionante il fatto che le effusioni che si scambiano i due protagonisti siano dosate con grande parsimonia, in momenti di intenso pathos.

Realismo Sci-fi: molto interessante anche il crudo realismo con cui l'autrice ha tratteggiato la società di No.6, apparentemente pacifica e solare all'interno delle mura, spietata contro gli abitanti delle baracche al di fuori delle mura. Forse il risultato di una società che si affida quasi esclusivamente alla scienza ed ai suoi rigorosi schemi, in una città dove le macchine hanno sostituito l'uomo in tutto e a cui l'uomo si conforma, perdendo ogni traccia della sua umanità: questo è palese nel comportamento della migliore amica di Shion, Safu, la quale, presa dal desiderio di maternità, chiede all'amico di donarle il suo seme, per poter procreare in modo asettico e senza alcun tipo di sentimento.

Finale: il finale ed in particolare l'ultimo episodio, potrebbero lasciare sgomenti molti di voi: a me è piaciuto, ma non tutti potrebbero essere d'accordo. Dipende dalla propria sensibilità. È un finale molto melanconico, ma che segue la chiave di lettura dell'anime.

Punti deboli
TROPPO CORTO: purtroppo l'anime copre solamente i primi tre numeri dei nove che compongono la serie; spero che vogliano farne una seconda serie poichè tutti i presupposti per una buona riuscita ci sono tutti.

Per il resto io l'ho amato dall'inizio alla fine!
E questo è tutto,
al prossimo post ragazzi!
Fillo

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